Test Salivare COVID

Test salivari COVID: come funzionano?

Molto probabilmente lo hai fatto anche tu, ma sai come funziona il test salivare del COVID? Te lo spiega il team di Metis!

Tutto nasce da molte ricerche scientifiche che dimostrano come sia possibile ed efficace ritrovare tracce di SARS-CoV-2 nella saliva, questo perché la saliva, proteggendo le vie digestive e aeree da virus e batteri può ospitare questi patogeni.

Come mai la saliva ospita il virus SARS-CoV-2?

Chiaramente i test salivari per il COVID si basano sulla presenza di tracce di COVID (antigeni) nella saliva nei pazienti infetti. Un adulto mediamente produce circa 600ml di saliva al giorno, ma questo valore varia in condizioni di stress o specifiche patologie. La saliva contiene oltre 700 specie batteriche e moltissimi virus, la maggior parte correlate a patologie sistemiche o orali. La saliva infatti è una nicchia ecologica per questi microorganismi, ma al contempo ne previene la crescita.

Il virus SARS-CoV-2 presente nella saliva è arrivato tramite 3 vie separate:

  1. Tramite i droplets delle vie respiratorie
  2. Tramite il fluido crevicolare gengivale (tra dente e gengiva)
  3. Attraverso infezioni delle ghiandole salivari

La saliva arriva così ad ospitare tra 100 milioni e 1 miliardo di particelle di virus del COVID ogni mL.

Principi base del test salivare COVID e l’impiego dell’oro colloidale

Il principio di funzionamento dei test salivari si basa sull’utilizzo di particolari reagenti in grado di riconoscere le particelle virali del SARS-CoV-2 ed assumere una colorazione visibile ovvero viene utilizzata una reazione chimica anticorpo-antigene del virus e una tecnologia immunocromatografica basata sull’oro colloidale.

  • Il reagente contiene anticorpo monoclonale anti-SARS-CoV-2 pre-fissato sull’area del test (T) della membrana e anticorpo monoclonale anti-SARS-CoV-2 coniugato con oro colloidale sul tampone marcato con oro.
  • Durante il test, il campione di saliva da analizzare viene dispensato nel pozzetto di caricamento del reagente.
  • Se la saliva è infetta l’antigene SARS-CoV-2 nel campione prima si combina con l’anticorpo anti-SARS-CoV-2 marcato con oro colloidale; quindi, nell’area del test (T), apparirà una banda rosso porpora.

Se la saliva non è infetta non ci sarà alcuna banda rosso porpora nell’area del test (T).

  • Indipendentemente dalla presenza o meno di SARS-CoV-2 nella saliva la banda di controllo C si colora di rosso ad indicare la buona riuscita del test. Se la banda di controllo non si colora il test non ha funzionato e va rifatto.

Il test salivare del COVID, alla luce di tutte le considerazioni fatte, non è il metodo più accurato per la diagnosi di malattia. Infatti, come il tampone molecolare rimangono ancora il metodo migliore, anche se hanno tempi e costi molto maggiori.

Hai mai eseguito un test salivare del COVID? Raccontaci tutto nel form dedicato alle tue esperienze.